venerdì 16 aprile 2010

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Bioresearch - Gli ioni negativi

Numerosi studi hanno dimostrato che la continua esposizione giornaliera anche a basse concentrazioni d'inquinanti atmosferici, come si verifica nei grandi centri urbani, predispone all'insorgenza di patologie acute e croniche quali: disendocrinopatie, distonie neurovegetative, distonie psichiche, affezioni respiratorie (BOC, allergopatie, asma bronchiale, enfisema), patologie cardiovascolari e tumori.
Consapevoli delle gravi problematiche inerenti la respirazione di sostanze nocive, come l'inquinamento chimico, batteriologico, fumo passivo, pollini, e non ultimo l'incremento delle persone affette da allergie ed asma, senza contare l'aumento di persone e lavoratori sofferenti di patologie legate allo stress e' importante conoscere cosa si puo' fare per migliorare la qualita' e il benessere della propria vita sia per la prevenzione personale sia per l'ambiente in cui si vive o lavora.
Per esempio chi e' soggetto a emicrania puo' avere un attacco in particola condizioni atmosferiche o in ambienti climatizzati.
Creando artificialmente una ionizzazione negativa dell'aria nei luoghi di lavoro, si e' osservata una notevole riduzione delle malattie da raffreddamento e delle assenze dal lavoro. Sembrerebbe quindi che il deficit di ioni negativi sia un fattore determinante per lo sviluppo di certe sensazioni di svogliatezza sul lavoro, di mancanza di capacita' di concentrazione, di rendimento e che esso sia una delle cause che scatenano disturbi psico-somatici (relazione tra clima interno e materiali).
In caso di mancanza di piccoli ioni negativi favorevoli dal punto di vista bioclimatico, i grandi ioni raggiungono le vie respiratorie, e si spiega così come in cert circostanze la maggior parte delle persone che vivono in agglomerati urbani o ambienti chiusi dove vivono e/o lavorano siano predisposte a contrarre malattie infettive e da raffreddamento.
L'ideale sarebbe comunque poter soggiornare in ambienti correttamente ionizzati. Gli ioni, positivi e negativi, sono nell'aria che respiriamo, ma non tutti sono benefici. Cefalee, irritazioni, allergie, molto spesso sono causate da un'atmosfera molto inquinata: fumo, radioattività, polvere, batteri, virus sono compagni molto graditi agli ioni positivi.
Benefiche invece le molecole d'ossigeno degli ioni negativi (gli aggettivi vanno letti al contrario del loro significato originale: positivi = no, negativi = si).
ioni negativi puliscono l'aria, favoriscono la concentrazione e il benessere fisico.....
Alcuni fattori naturali favoriscono o meno la ionizzazione: prima dei temporali o con l'avvicinarsi di venti caldi c'e' un accumulo di ioni positivi soprattutto a livello del suolo: al contrario, dopo un temporale c'e' un'inversione di ionizzazione e l'aria risulta piu' carica dei benefici ioni negativi.
Gli ioni negativi di ossigeno, fanno bene alla salute perche' aiutano il corpo a ritrovare il su equilibrio naturale.
- Riportare l'equilibrio nel corpo ha molti effetti positivi, compresa la naturale disintossicazione del corpo. Il miglioramento della respirazione attraverso un'attività più efficiente dei villi (piccoli peli della trachea). Essi sono il meccanismo di pulizia naturale del corpo.
- Minor tendenza a raffreddori ed influenze.
- Miglioramento del sonno, meditazione e rilassamento.
- Aumento della capacita' polmonare.
- Aumento dell'utilizzo delle vitamine B e C.
- Sollievo da allergie e febbre da fieno.
- Sollievo da emicranie.
- Sollievo delle vie respiratorie e del naso.
- Riduzione di intensita' degli attacchi d'asma.
- Miglioramento del sistema immunitario.
- Sollievo dal disagio causato da un eccesso di serotonina ("ormone del buon umore" quando il tasso di serotonina nel sangue sale ci si sente nervosi, tesi, depressi) e stamina nell'organismo.
- Sollievo da gola irritata, tosse bronchiale, nausea.
- Normalizzazione di squilibri ormonali.
- Diminuzione dell'irritabilita', depressione e tensione.
- Aumento dell'attenzione.
- Aumento della produttivita' lavorativa.
- Miglioramento della concentrazione.
- Funzionamento piu' efficace di tutto l'organismo.

Bioresearch - Storia dell'haloterapia

Halos in greco vuol dire sale. L'halotherapy (haloterapia) e' una terapia basata sui benefici derivanti dalla somministrazione per via inalatoria di cloruro di sodio micronizzato cioe' di sale medicale di roccia purissimo.
Si tratta di una terapia basata su un rimedio naturale conosciuto da secoli per i suoi benefici effetti sulle malattie del sistema respiratorio. Non e' un sostitutivo della terapia antibiotica o cortisonica ma frequentemente permette di ridurne in modo consistente l'assunzione migliorando la qualità della vita del paziente.
I monaci nel medioevo portavano i malati nelle caverne di sale e lasciavano che respirassero particelle di sale generate dalla rottura delle stalattiti. Nel XIX secolo questo trattamento ebbe un picco di popolarità osservando che i minatori delle grotte di sale in Polonia presentavano una drastica riduzione, rispetto alla popolazione in generale, delle patologie polmonari.
I primi studi scientifici sul microclima delle grotte di sale si possono far risalire al fisico polacco F. Bochkowsky nel 1843. A seguito di queste prime valutazioni l'haloterapia ha avuto una diffusione via via piu' consistente sino ad accreditarsi come terapia medica ufficialmente riconosciuta in numerosi paesi dell'est Europa. Sperimentazioni sono in corso per accreditarsi nell'ambito di tutti i paesi della CEE.

Bioresearch - La grotta di sale

La grotta del sale e' indicata per persone di qualsiasi eta' e condizione fisica: per i bambini ed anziani, sportivi che vogliono migliorare le proprie prestazioni fisiche.
Studi scientifici hanno dimostrato che una seduta di grotta regala gli stessi benefici di 3 giorni di mare.

Bioresearch - Grotte con esclusivo metodo halotherapy

BIORESEARCH e' l'unica azienda in Italia in grado di realizzare grotte di sale con esclusivo metodo halotherapy.
BIORESEARCH in collaborazione con il proprio studio specializzato in hospitality e spa design, progetta e costruisce grotte di sale con sistema esclusivo di halotherapy in funzione delle esigenze dimensionali e di architecturaling del cliente.

Bioresearch - progettazione grotte di sale per halotherapy - haloterapia

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Il gruppo bresciano, dopo anni di ricerca, ha messo a punto un sistema esclusivo per la realizzazione di strutture idonee a qualsiasi style e dimensione
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Bioresearch in collaborazione con il dott. Giuliano Medici - L'importanza dell'aloterapia nel trattamento delle malattie delle basse vie respiratorie

Università degli Studi di Pavia
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Scuola di specializzazione in Idrologia Medica
Direttore: Prof. Plinio Richelmi

L'importanza dell'aloterapia nel trattamento delle malattie delle basse vie respiratorie

Relatore: Chiar.mo Prof. Gian Marco Pedrinazzi
Tesi di specializzazione del dott. Giuliano Medici
Anno Accademico 2008/2009

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Indice
- introduzione
- la storia
- descrizione dell'haloterapia
- materiale e metodi
- risultati
- discussione
- bibliografia

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Introduzione

Il considerevole aumento delle malattie allergiche di reazioni dovute alla terapia farmacologica nel trattamento delle malattie respiratorie spiega l'interesse dei clinici nello sviluppo di metodi alternativi quali l'aloterapia.
Il trattamento nelle grotte naturali di sale (antroterapia) è noto da tempo ed è associato al microclima della grotta.
L'aerosol naturale di cloruro di sodio secco è il principale fattore curativo del microclima; altri fattori quali la temperatura, l'umidità, l'ambiente ipobatterico e ipoallergenico, concorrono all'aumento dell'effetto terapeutico.

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La storia

I primi trattamenti con sale (conosciuto più comunemente come aloterapia, dalla parola greca halos) sono stati effettuati durante il Medioevo, quando i monaci curavano i malati nelle caverne di sale.
Nella metà del 1800, Felix Botchkowski, polacco, notò che i lavoratori delle miniere di sale, solo raramente soffrivano di malattie polmonari.
Nel 1843, pubblicò un libro in cui presentò le sue conclusioni sugli effetti della polvere di sale.
Il suo successore Mstislav Poljakowski continuò la sua opera, creando una clinica dedicata all'aloterapia vicino a Cracovia.
Durante la seconda guerra mondiale, le miniere di sale in Germania, furnono utilizzate come rifugi antiaerei.
Durante i bombardamenti, spesso la popolazione dovette rimanere nelle miniere per periodo di tempo prolungati, il che favorì, per i soggetti asmatici, un effetto positivo sulla loro respirazione.
Nel corso degli ultimi venti anni, sono stati costruiti negli ospedali dell'Europa dell'Est, centinaia di cosiddette stanze di sale ed i loro relativi impianti di trattamento.
Originariamente queste stanze erano state costruite con mattoni; oggi le stesse sono costituite da elementi prefabbricati, rivestiti con pannelli di sale in forma igroscopica, per coprire il soffitto e le pareti, mentre lo stesso viene sparso sul pavimento.
Lo studio scientifico di tali camere è iniziato in Finlandia nel 2003, sotto la direzione della "Allergy and Environment Institute".

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Descrizione dell'aloterapia
L'aloterapia è effettuata in una stanza speciale con pareti rivestite di sale.
L'aerosol di cloruro di sodio secco contiene particelle del diametro da 2 a 5 micron ed è prodotto da un nebulizzatore speciale.
L'alogeneratore è un dispositivo sviluppato per creare l'atmosfera delle miniere di sale.
Il livello di concentrazione di massa dell'aerosol varia dagli 0.3 ai 9 mg al metro cubo ed è gestito automaticamente dalla macchina.
Il dispositivo produce meccanicamente l'aerosol mediante la frantumazione dei grani di salgemma; solitamente installato in una stanza attigua e l'aerosol è incanalato nella camera, dove soggiornano i pazienti.
La composizione del sale usato è la seguente:
Composizione: Na - % Massa 97,70
Composizione: Fe2O3 - % Massa 97,70
Composizione: Ca-Ion - % Massa 0,50
Composizione: Na2SO4 - % Massa 0,50
Composizione: Mg-Ion - % Massa 0,10
Composizione: So4-Ion - % Massa 1,20
Composizione: K-Ion - % Massa 0,10

La temperatura di 18-22 gradi e l'umidità del 44-55% sono mantenute dal sistema di condizionamento d'aria e dai dispositivi di riscaldamento.
Il trattamento si svolge ogni giorni per un'ora e la sua durata è di 12-25 giorni.
La durata di ogni ciclo terapeutico dipende dalle caratteristiche cliniche, dalla nosologia e dalla fase della malattia e sono descritte nella tabella 2.

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Materiali e metodi

Sono stati sottoposti ad aloterapia un gruppo di 124 pazienti (53 maschi e 73 femmine), dai 16 ai 62 anni, con vari tipi di malattie polmonari aspecifiche

Malattia: Asma bronchiale - Numero pazienti: 87
Forma: Lieve - Numero pazienti: 32
Forma: Moderata - Numero pazienti: 34
Forma: Grave - Numero pazienti: 21
Malattia: Bronchite cronica - Numero pazienti: 26
Forma: Non ostruttiva - Numero pazienti: 12
Forma: Ostruttiva - Numero pazienti: 14
Malattia: Bronchiectasie - Numero pazienti: 6
Malattia: Fibrosi cistica - Numero pazienti: 5

Totale: 124

In tutti i pazienti la malattia era in fase di riacutizzazione prolungata.
Prima del trattamento, la metà di essi ha avuto gravi attacchi di tosse con scarso espettorato viscoso.
La maggior parte dei pazienti soffriva di attacchi di asma, un terzo dei quali utilizzava farmaci per controllare tali accessi (cortisonici, sodio cromoglicato, derivati xantinici).
L'auscultazione rileva un respiro indebolito e rantoli secchi nel 58% dei pazienti.
Il 60% ha ricevuto una terapia di base (betantagonisti, teofilline, sodio cromoglicato, corticosteroidi) il cui effetto è stato insufficiente e non ha permesso di ottenerne una remissione completa.
Nessun paziente ha intrapreso alcuna terapia antibiotica.
Il gruppo di controllo era rappresentato da 11 pazienti, 7 femmine e 8 maschi, dai 18 ai 56 anni.
Il placebo consisteva in soggiorno in camera salina all'aerosol di cloruro di sodio.
Le condizioni dei pazienti sono state seguite giornalmente, con valutazione del quadro clinico, prove funzionali e di laboratorio effettuate prima e dopo l'aloterapia.
Le stesse prove sono state effettuate sul gruppo di controllo.
Sono stati valutati i seguenti parametri: capacità vitale (vc), volume espiratorio forzato.
Il carattere e l'entità del danno polmonare e della pervietà bronchiale sono stati stimati in base ai valori previsti e dai limiti nella norma.
Per quanto riguarda la dinamica degli indici sono stati valutati prima e dopo la terapia e sono stati espressi in percentuale del loro valore iniziale.
La capacità polmonate totale (TLC), volume residuo (RV) e il loro rapporto (RV/TLC) sono stati calcolati sulla base dei dati spirometrici e dati pletismografi.
I pazienti mostrano un significativo aumento del FVC, FEV1, PEF, già dal settimo giorno, un'aumento del FVC dal quattordicesimo giorno ed un ulteriore aumento del VC, PEF, FVC alla fine del trattamento.

tabella 5

Risultati della pletismografia sulle variazioni della capacità di diffusione polmonare sono descritte nella tabella 6

tabella 6

Dopo l'aloterapia, ci fu un significativo decremento delle resistenze polmonari e del rapporto RV/TLC.
Nel gruppo di controllo, dopo qualche giorno di terapia, almeno l'80% dei pazienti riferiva un miglioramento soggettivo; ciò nonostante i parametri dei flussi ventilatori non si erano modificati rispetto le iniziali valutazioni spirometriche (effetto placebo)

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Risultati

Studi clinici
Dopo 3-5 sedute di aloterapia, il 70-80% dei pazienti ha presentato miglioramenti: l'espettorato di buona quantità era meno tenace e più facile da eliminare, migliore auscultazione dei polmoni, minor frequenza di attacchi di tosse e di disturbi respiratori.
Alcuni pazienti con grave e moderata asma bronchiale (35 pazienti - il 27% dei totali) hanno avuto un riacutizzarsi della tosse dopo 3-4 sedute.
Queste manifestazioni sembrano dovute al cattivo drenaggio bronchiale derivante dall'ipersecrezione del muco.
In 18 pazienti, si è evidenziata una dispnea respiratoria in vari periodi dell'aloterapia; nessuno dei pazienti lamentava cattive condizioni di salute durante il trattamento.
Entro la fine del periodo terapeutico, sono diminuite in modo significativo rispetto a quelle iniziali, il numero di attacchi di asma e i casi di disturbi respiratori (81% e 52% rispettivamente).
L'uso dei corticosteroidi è stato sospeso nel 50% dei casi.
In 7 pazienti è stato possibile ridurne la dose ed in 41 pazienti si è ridotto o interrotto il consumo di broncodilatatori e di corticosteroidi per via inalatoria.
L'85% dei pazienti con lieve e moderata asma bronchiale, il 75% con grave asma bronchiale, il 98% con bronchite cronica, bronchiectasie e fibrosi cistica è migliorato dopo la terapia.
I pazienti sono stati esaminati 6 e 12 mesi dopo il primo ciclo.
La durata media della remissione è stata di 7-9 mesi; la maggior parte di essi non ha usato farmaci.

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Discussione

Il ciclo di aloterapia ha prodotto un miglioramento dello stato clinico nella maggior parte dei pazienti.
Nella stragrande maggioranza dei casi, il numero e l'intensità degli attacchi di asma e dei disturbi respiratori è diminuito o scomparso, il che ha consentito, in un certo numero di casi, di annullare o ridurre il dosaggio dei farmaci.
Il miglioramento dello stato clinico dei pazienti è stato determinato da una dinamica positiva delle misurazioni funzionali.
L'aloterapia ha evidenziato un significativo miglioramento della pervietà bronchiale che ha avuto inizio nel 7° giorno, persistendo fino alla fine della terapia; non vi è stato alcun effetto diretto broncospasmolitico (Cheruinskaya - Nora - Zilber 1995).
La ricerca ha testimoniato gli effetti positivi dell'aloterapia sullo stato umorale e cellulare dei pazienti con bronchite asmatica; inoltre è stata evidenziata una diminuzione delle IgE (Ditatkouskaya et al., 1993).
L'effetto curativo è causato dall'ambiente saturo di aerosol di cloruro di sodio secco con la predominanza di particelle da 2 a 5 micron, che possono penetrare in profondità nelle vie respiratorie più piccole.
Uno dei meccanismi patogenetici delle malattie polmonari ostruttive è la compromissione della clearance mucociliare; la normale funzione dipende dalla quantità e dalle proprietà viscoelastiche del liquido di superficie delle vie aeree, nonchè dal numero e dalla funzione delle ciglia.
L'aerosol di cloruro di sodio avvia il rilascio di liquidi nel lume bronchiale ed influenza le proprietà viscoelastiche della secrezione bronchiale modificando la formazione delle molecole proteiche promuovendo l'evacuazione dell'espettorato bronchiale.
Il cloruro di sodio inoltre è il principale componente del liquido di superficie delle vie aeree mentre lo strato di muco ed il fluido periciliare risultano necessari per il normale funzionamento delle ciglia dell'epitelio bronchiale.
Secondo alcuni autori, la quantità di cloruro di sodio nelle secrezioni bronchiali in pazienti con patologia polmonare cronica è più bassa.
E' possibile che l'inalazione di questo composto chimico compensi il deficit nei polmoni e migliori la funzione di drenaggio dell'epitelio ciliare (Clarke et all. 1989).
L'aerosol di cloruro di sodio provoca effetti battericidi e batteriostatici sulla microflora delle vie respiratorie ed impedisce lo sviluppo dei processi infiammatori (Simyonka, 1999).
L'intensità di questa azione dipende dalla concentrazione di aerosol, che provoca la disidratazione delle cellule microbiche ed il deterioramento della struttura delle cellule dei microrganismi.
Un altro meccanismo potrebbe provocare l'adesione di piccole particelle di sale neglio organuli microbiotici: aumentando il loro volume esse precipitano rapidamente.
L'aerosol di cloruro di sodio migliora le proprietà reologiche del contenuto bronchiale, riduce l'edema della mucosa bronchiale e contribuisce al buon funzionamento delle ciglia dell'epitelio, migliorando l'azione battericida e il funzionamento dei macrofagi alveolari (Konovalov et all., 1992).
In sintesi, i presupposti teorici e di dati degli studi funzionali ottenuti consentono di suggerire che l'efficacia dei risultati dell'aloterapia siano dovuti alla combinazione delle proprietà curative del cloruro di sodio e alla metodicità della sua somministrazione.
Tuttavia, non è stato ancora studiato a sufficienza l'influenza dei periodi e la ciclicità della somministrazione e questo richiede un ulteriore proseguimento della ricerca.